* tratto da "La
buona alimentazione", Pet Trend Marzo 2016 e da "Cosa metto
nella ciotola?" R.it Ottobre 2014
La domanda che viene
fatta più spesso in un pet shop riguarda sempre l'alimentazione,
ossia qual'è la giusta via per alimentare al meglio i nostri cani o
i nostri gatti.
A tal proposito se ne
sono sentite di tutti colori, soprattutto ultimamente, ed è palese
la grande confusione da parte di chi, non essendo del settore,
ascolta diversi pareri al riguardo.
Partendo dal presupposto
che chi possiede un animale da compagnia cerca sempre il meglio per
la sua salute, bisogna fare una distinzione tra un'alimentazione
casalinga e un'alimentazione industriale; per questo motivo abbiamo
deciso di sottoporre alla vostra attenzione un quadro chiaro
descritto da Veterinari specializzati in alimentazione, che hanno
risposto a domande fondamentali sull'argomento.
Il cliente che entra in
un negozio di animali è molto confuso su quale sia la migliore
alimentazione per il suo animale, perchè spesso influenzato dal
parere del veterinario, dell'educatore o dell'allevatore, o ancor
peggio, dell'amico che parla per esperienza personale. Proprio
per chiarire una volta per tutte quali sono le false convinzioni che
rischiano di compromettere la corretta crescita e il benessere degli
animali da compagnia, cerchiamo di analizzare diversi punti.
Le
tipologie di alimentazione più frequenti sono, alimentazione
industriale, alimentazione casalinga, e da qualche tempo a questa
parte, la dieta B.A.R.F.
L'alimentazione
casalinga
"Il
mio cane ha sempre mangiato ciò che mangio io, vuole solo quello!",
"Per il mio piccolo cucino sempre io, non mi fido di quello che
c'è nei croccantini o nelle scatolette".
Queste
alcune delle frasi che un negoziante ascolta più frequentemente
durante il suo lavoro, ma quanto c'è di vero?
L'alimentazione
casalinga è veramente meglio di quella industriale?
"Assolutamente
falso", dice il dr. Marco Melosi, medico veterinario,
specialista in malattie dei piccoli animali, presidente dell'Ordine
dei Medici Veterinari di Livorno e presidente ANMVI.
"Cani
e gatti hanno fabbisogni ed esigenze nutrizionali molto diversi
rispetto a quelli umani, che variano significativamente fra l'altro
in funzione dell'età, della taglia, del tipo di attività fisica.
Basti
pensare, ad esempio, che mediamente l'uomo ha bisogno del 15% di
calorie provenienti da proteine, mentre il cane del 35% e il gatto
addirittura del 45%.
Gestire
un'alimentazione casalinga corretta è molto difficile, perchè
composta da materie prime semplici che devono essere miscelate in
proporzioni corrette in funzione dei fabbisogni dell'animale. Dare i
classici "avanzi", o gestirla "fai da te",
rischia di portare seri danni alla salute dell'animale.
C'è
da dire che, se si programma con un veterinario specializzato,
un'alimentazione casalinga controllata e sempre rivista, può
diventare una tipologia di alimentazione valida; però ricordatevi,
ci vuole molto tempo, pazienza e regolarità, altrimenti non sarà
efficace.
L'alimentazione
industriale:
L'alimentazione
industriale appartiene ad un mondo molto vasto che viene considerato,
almeno in Europa, il settore in cui ritrovare il più alto standard
qualitativo mondiale.
Quando
prendiamo un sacchetto di croccantini per cane o per gatto, di buona
qualità, dobbiamo pensare che il contenuto è formulato tenendo
conto di tutta la letteratura scientifica disponibile, e che
rappresenta la scelta migliore in qualità di sicurezza, praticità e
facilità di somministrazione.
Ma
allora, non è
vero che il petfood è fatto con scarti e materie prime di scarsa
qualità?
Il
Prof. Pier Paolo Mussa, docente di Tecnica mangimistica e
alimentazione degli animali da affezione, Università degli Studi di
Torino, Diplomato ECVCN, risponde dicendo che
"il
Comitato Scientifico per le Linee guida nutrizionali FEDIAF,
regolamenta in modo severo la qualità e la sicurezza delle materie
prime e degli ingredienti utilizzati. Le materie prime di origine
animale impiegate nella produzione industriale di petfood, ad
esempio, oltre a essere sottoposte ad attenta verifica e
certificazione, sono ottenute dalla macellazione di animali
dichiarati idonei al consumo umano da parte del Servizio veterinario
nazionale".
Nell'alimentazione
industriale, la qualità e la sicurezza di un prodotto partono dalle
materie prime,
quelle permesse sono iscritte nel Catalogo delle materie prime (Reg.
Ue n 68/2013).
Tra
di esse figurano:
- I vegetali, come i cereali (mais,riso,grano etc..), polpa di barbabietola, crusca,verdure.
- I prodotti di origine animale, che devono provenire obbligatoriamente da animali dichiarati idonei alla macellazione per consumo umano.
Il
prodotto finito è sottoposto a controlli ufficiali delle materie
prime e degli additivi, e sono attuati da diverse autorità sul
territorio (ASL,ICQRF...).
Per
essere più dettagliati, per additivi si intende integratori:
fra questi vi sono ad esempio vitamine, oligoelementi e antiossidanti
utili per garantire la completezza dell'alimento e una sua migliore
conservazione.
Dopo
aver scelto le materie prime e averle dosate in funzione del
fabbisogno dei cani e dei gatti, si crea la ricetta. Questa viene
cotta per renderla digeribile e conservabile nel tempo: i due sistemi
sono
l'estrusione
per il secco e la sterilizzazione
per l'umido.
Un
ulteriore controllo viene effettuato a prodotto finito, in modo da
accertarsi della idoneità richiesta.
La
dieta B.AR.F. (Bone and Raw Food)
Da
un pò di tempo a questa parte sta prendendo piede un tipo di
alimentazione alternativa, che si fonda sul concetto che se il nostro
animale vivesse in natura, si procacerebbe il cibo da solo, scovando
nella preda tutto ciò di cui ha bisogno per vivere.
Questo
concetto è vero, ma la pratica è ben diversa. I cani vivono ormai
con l'uomo da 12.000 anni, questo li ha portati a dei cambiamenti
fisici e organici notevoli, tali da non potergli più permettere la
digestione di prede selvatiche e di ossa. Questa alimentazione trova
quindi fondamenti nella teoria, ma nella pratica non convince molto.
Concludendo,
la scelta della giusta alimentazione è fondamentale per il benessere
della vita del nostro animale, su questo non possiamo più far finta
di niente.
I
tempi sono cambiati, i nostri animali sono cambiati, basti pensare
che 40 anni fa l'aspettativa di vita di un cane era di sei anni,
mentre oggi è di 12 anni. Questo grazie ai progressi nella
diagnostica e nella terapia medica e al miglioramento
dell'alimentazione attraverso la diffusione del petfood
nutrizionalmente bilanciato e adatto alle diverse esigenze degli
animali da compagnia.