LA POGONA
Possiamo
considerare il Drago barbuto, o Pogona, tra le specie
più vendute e più presenti nelle nostre case, il perché è molto
semplice, la bellezza di quest'esemplare unito alla suo carattere
docile lo rendono un perfetto rettile “domestico”.
La
Pogona Vitticeps ( questo è il suo nome scientifico ) proviene
dall'Australia centrale, dove può vivere in boschi aridi e
subtropicali, in aree costiere, savane e deserti interni.
Il
suo habitat si estende lungo le zone interne della maggior parte
degli stati orientali,in cui la loro giornata consiste nello stare
tra cespugli e alberi, per poi riposarsi sulle rocce, e quando fa
troppo caldo rifugiarsi sotto terra.
Le
dimensioni di un esemplare adulto sono varie, partono dai 30 fino ad
arrivare ai 60 cm, con un colore grigio-marrone ormai reso più
acceso dai vari incroci fatti in cattività.
LA
VITA IN CASA
Chi
ha deciso di portare a casa la Pogona deve prima pensare ad un giusto
habitat.
Il
terrario non rappresenta solo il contenitore dell'animale, ma deve
essere pensato come una replica del suo ambiente naturale. Questo
passaggio è fondamentale per il benessere dell'animale, perché
molto spesso, i problemi di salute, possono derivare da una
sistemazione angusta o non adeguata.
Il
terrario deve rispettare dei parametri e deve avere degli accessori
precisi, per essere adatto all'ambiente del rettile. Vediamoli nel
dettaglio.
TECA
Può
variare di dimensioni (dai 50 fino ai 100cm), e può essere di
diversi materiali, ma il più indicato è il vetro, perché facile da
pulire e disinfettare.
La
teca gioca un ruolo fondamentale per la termoregolazione del rettile.
Nel suo habitat naturale, infatti, l'animali può spostarsi in
diverse zone in base alle sue necessità. Andrà quindi alla ricerca
di zone calde, visto che è un'animale a sangue freddo, e di zone più
fresche,necessarie per rigenerarsi. Fate quindi attenzione a non
sottovalutare questi ambienti nella teca stessa.
Comunque,
più lo spazio sarà ampio, più la nostra Pogona vivrà spensierata.
TEMPERATURA
La
Pogona,come anche altri rettili, è molto sensibile ai cambiamenti di
temperatura, e, come abbiamo già detto, necessità di varie
temperature in base alle esigenze fisiche e in base al momento del
giorno che prendiamo in considerazione.
Possono
esserci delle zone della teca che arrivano anche a 38/40°, ma in
altri punti dobbiamo necessariamente abbassare la temperatura fino ai
25/26°.
Essendo
un passaggio molto delicato, si deve pensare di riscaldare il
terrario artificialmente. La luce naturale, proveniente dal sole,
potrebbe essere fatale per il nostro amico sauro.
Un
buon termometro preciso e di ultima generazione, è fondamentale per
controllare le gradazioni di temperatura durante la giornata.
Nei
negozi specializzati si trovano diversi tipi di riscaldatori, i più
utilizzati sono:
Pietra
riscaldante: roccia artificiale al cui interno è posta una
resistenza che riscalda, dal basso, il terrario stesso. Attenzione,
però, se l'animale vi si posiziona sopra per troppo tempo potrebbe
scottarsi.
Cavo
riscaldante: sono dei veri e
propri cavi che vanno posizionati, con cura, nel fondo del terrario,
cercando di lasciare sempre delle zone libere in cui trovare un
ambiente più fresco.
Da
soli non sono in grado di fornire tutto il calore necessario, per
questo vengono integrati con lampade riscaldanti, poste nella parte
superiore della teca. Al posto dei cavi spesso vengono utilizzati dei
veri e propri materassini,
che svolgono lo stesso compito, ma sono più semplici da posizionare.
Lampadine:
ne esistono di tanti tipi, bianche, a luce rossa, neon, in ceramica.
Devono essere posizionate nella parte alta del terrario, e devono
essere regolate nell'accensione in base ai cicli di luce e al calore
necessario durante il giorno. Per questo l'utilizzo di un solo tipo
di lampadina spesso non è sufficiente per garantire le diverse
gradazioni di temperatura.
ILLUMINAZIONE
Va
di pari passo con il riscaldamento, infatti spesso è preferibile
utilizzare una lampada, o un neon, che riscaldi e che illumini allo
stesso tempo.
Non
devono mancare, in una lampada, i raggi UVA e UVB, necessari per la
vita della Pogona.
Le
lampade UVB hanno anche lo spettro UVA, ma spesso nelle lampade UVA
non è presente UVB. Per questo è molto importante controllare cosa
stiamo acquistando quando ci rivolgiamo nei negozi specializzati.
La
cosa più importante da ricordare, a prescindere dalla fonte di
illuminazione e di riscaldamento scelta, è che la simulazione delle
diverse fasi di luce e di buio durante il giorno e il trascorrere
delle stagioni è fondamentale per la vita del rettile.
UMIDITA'
Come
altri sauri la Pogona ha bisogno di un ambiente che preveda anche una
zona più fresca e umida rispetto al resto del terrario, e acqua
fresca in abbondanza sempre disponibile. La presenza di acqua aiuta
ad aumentare il tasso di umidità fondamentale per la vita del
rettile, e spesso viene usata come piscina per rinfrescarsi le
membra.
VENTILAZIONE
Una
corretta ventilazione dell'ambiente favorisce una vita adeguata e
paragonabile all'ambiente naturale. Oltre a garantire un corretto
ricircolo di ossigeno, evita che troppa umidità si concentri nel
terrario, cosa che può essere dannosa. E' molto importante
controllare, prima dell'acquisto, che la teca sia predisposta per
l'areazione adeguata.
SUBSTRATO
Per
una corretta pulizia del fondo del terrario, e per garantire un fondo
morbido al Drago Barbuto, il substrato è fondamentale. Ci sono
diverse possibilità di scelta, ma il substrato più utilizzato in
commercio, è composto da trucioli di legno essiccato, facili da
pulire e indispensabili per ricreare lo scenario naturale.
L'arredamento
del terrario è a discrezione di chi lo acquista. Ricordiamo che la
Pogona è
principalmente
un'animale desertico, per questo elementi di troppo possono
intralciare il suo habitat.
ALIMENTAZIONE
Pur
essendo onnivoro, la
Pogona da giovane ha bisogno di un maggiore apporto di proteine,
mentre
crescendo la sua dieta si bilancia.
Anche in questo caso dovrete quindi variare la dieta nel corso degli anni: un esemplare giovane mangerà circa il 50% di animali e la restante metà di vegetali, mentre un adulto si ciberà prevalentemente (dal 70% a perfino il 90%) di vegetali.
Anche in questo caso dovrete quindi variare la dieta nel corso degli anni: un esemplare giovane mangerà circa il 50% di animali e la restante metà di vegetali, mentre un adulto si ciberà prevalentemente (dal 70% a perfino il 90%) di vegetali.
Ci
sono molti insetti che si possono comprare online o nei negozi
specializzati, ma il migliore, come accade anche per molti altri
piccoli animali, è sicuramente il grillo.
Vanno
comunque bene anche locuste, blatte e cavallette, mentre camole e
kaimani dovrebbero essere somministrati con minore frequenza. In
natura i draghi barbuti predano anche piccoli vertebrati, è quindi
consigliabile fornire ogni tanto alcuni pinky o pulcini di quaglia.
Per
quanto riguarda i vegetali non ci sono ortaggi preferiti, potrete
variare la dieta del vostro drago barbuto praticamente ogni giorno
scegliendo di volta in volta fra verdure a foglia, frutta fresca,
erba media, soia e persino alcuni fiori e piante grasse. Evitate però
spinaci, agrumi, carote e zucche.
Inoltre
è
consigliabile spolverare il cibo con integratori di calcio,
se possibile contenenti vitamina D3 che aiuta il processo di
calcificazione.
COMPORTAMENTO
I
draghi barbuti sono dei sauri mansueti, affettuosi e docili che, se
allevati con cura e attenzione, possono essere educati a interagire
con l’uomo e
nel terrario hanno vari comportamenti peculiari molto interessanti da
osservare.
Sono
animali curiosi e fra le loro caratteristiche scoprirete alcuni
movimenti che talvolta hanno funzioni sociali, quali lo scrollare la
testa in alto e in basso, l’alzare una zampa anteriore in modo
simile a un saluto, lo slinguettare
o
ancora lo spalancare la bocca quando sono fermi a riscaldarsi presso
la fonte di calore.
Se
siete amanti dei rettili, il Drago Barbuto è sicuramente un ottimo
animale da compagnia, e potrà addirittura diventare il vostro
compagno di giochi e coccole!